Approccio Circolare
La terra è un sistema chiuso per materia ed aperto per energia, dobbiamo quindi considerare che tutto quello che produciamo e consumiamo rimane al suo interno come se fossimo in un’astronave.
Il nostro settore è responsabile di una notevole quantità di rifiuti che non riguardano solo la fase di post consumo, ma ogni fase del ciclo di vita del prodotto, a partire dalla progettazione. Una grande quantità di scarti proviene dalle fasi di lavorazione. Altrettanto rilevanti sono le quantità di rifiuti post-consumer: in Italia nel 2019 il volume dei rifiuti tessili post-consumo ha raggiunto un totale di 156.943 ton, quasi il triplo del 2010 (Italia del riciclo 2021).
Il nostro impegno per una moda circolare
La nostra sfida in questo ambito è di farci guidare da un nuovo concetto di produzione e consumo, passando da un modello lineare di input-output “prendi-produci-getta”, non più sostenibile considerando che si stima che nel 2030 la popolazione arriverà a 8,6 miliardi di persone con un conseguente aumento della produzione di indumenti del 63%, a uno di tipo circolare, nel quale ogni elemento ha una nuova vita e si può rigenerare.
Approccio circolare nel design
Nel 2020 OVS ha lanciato Eco Valore, un insieme di 3 indicatori a disposizione del consumatore per comprendere a fondo gli impatti di ciò che acquista. Tra questi è presente l’indicatore di circolarità del prodotto che esprime in una scala da 1 a 10 quanto il capo sia compatibile con gli attuali processi di recupero a fine vita. Nel corso del 2021 OVS ha affinato la metodologia di calcolo in collaborazione con l’Università di Padova.
Applicando l’indicatore di circolarità possiamo stimare che il 67% della nostra collezione possa essere utilmente riciclato a fine vita in quanto composto da un unico materiale o realizzato con composizioni compatibili con i principali canali di riciclo meccanico e/o chimico dei materiali tessili.
Il 32% della nostra collezione invece può essere avviato a processi di riciclo destinati ad altri settori industriali e solo il 1% non ha un utile canale di riciclo.
Questi dati mettono in evidenza che il problema legato ai rifiuti post consumo nella moda dipende principalmente dal livello non ancora maturo di un settore industrialxe di preparazione al riciclo e dall’assenza di sistemi di raccolta organizzati, oltre che alla poca consapevolezza da parte del consumatore sull’effettiva possibilità di recuperare a fine vita i capi non più utilizzati.
Inoltre, abbiamo l’obiettivo di incrementare progressivamente l’utilizzo di fibre provenienti da processi di riciclo dando valore al recupero degli abiti a fine vita e di sperimentare tecnologie innovative che consentano di valorizzare ogni scarto di lavorazione.
Nelle collezioni 2021 abbiamo prodotto oltre 1.800.000 capi realizzati con materiali riciclati.
Riutilizzo degli scarti produttivi
Le fasi produttive di un capo di abbigliamento, per quanto si ricerchi la maggior efficienza possibile, generano sempre degli scarti di lavorazione e altri rifiuti. La realizzazione dei nostri prodotti ha generato 6347 tonnellate di rifiuti post produzione nel 2021 (10.680 ton nel 2020) (elaborazione da Higg Analytics).
Questi scarti rappresentano un’opportunità di valorizzazione di materiali che, se non riutilizzati, avrebbero un impatto negativo sull’ambiente.
Dopo aver raggiunto importanti risultati nell’ambito del Circular Fashion System Commitment 2020, OVS continua la sua collaborazione con Global Fashion Agenda in una nuova iniziativa strategica.
Una nuova partnership globale internazionale con un unico grande obiettivo: accelerare la transizione verso un sistema circolare che ripristini e rigeneri i materiali, offrendo nuove opportunità di progettazione innovativa, maggiore impegno dei clienti e costruzione di valore economico condiviso.
La Circular Fashion Partnership di cui OVS fa parte (CFP), sta sviluppando in Bangladesh, in collaborazione con BGMEA (Bangladesh Garment Manufacturers and Exporters Association), una nuova alleanza tra brand e produttori per utilizzare filato riciclato nella realizzazione di nuove collezioni, attivando un sistema produttivo circolare e tracciabile, basato sul recupero degli scarti delle fasi di taglio, da estendere successivamente in altri Paesi.
In questo modo le eccedenze di produzione forniranno la materia prima per la creazione di nuove collezioni, evitando la dispersione nell’ambiente di migliaia di tonnellate di tessuti inutilizzati ed evitando gli impatti dovuti alla produzione di nuovi materiali.
CFP rappresenta un’opportunità da valorizzare per mettere le basi su larga scala per il riciclo locale dello scarto tessile post industriale in Paesi manifatturieri.
Valorizzazione delle rimanenze di merce invenduta
Coerentemente con l’obiettivo di non disperdere il valore dei capi giunti a fine vita, la nostra strategia relativa alla minimizzazione delle giacenze prevede che una volta esaurita la possibilità di utilizzare canali commerciali per la vendita dello stock - 7.023.367 capi di stock nel 2022 -, OVS ricorra a canali filantropici quali la donazione di capi a persone in situazione di bisogno o la risposta a situazioni di emergenza internazionale.
OVS ha profonda coscienza dei propri impatti in termini di sostenibilità, ma senza, per questo, fare delle rivendicazioni di difesa dell’ambiente una bandiera a tutti i costi, quando la tutela del consumatore è a rischio. Pertanto, quando ogni altro canale di recupero delle giacenze non è utilizzabile perché lo stock rimanente è costituito da merce non commercializzabile per difetti di qualità insanabili, tale giacenza viene avviata a riciclo con partner specializzati o smaltita attraverso operatori del settore.
Nel biennio 2018-2019, la quantità di merce indirizzata al macero è stata complessivamente di soli 138.687 pezzi, mentre nel 2020 e nel 2021 è stata pari a zero, nel 2022 pari a 36.443 pezzi.
Inoltre, abbiamo perfezionato negli anni un programma di ricondizionamento e distribuzione della merce invenduta che consente di ridurre al minimo le quantità da destinare al canale off-price o al macero. Sia nel 2021 che nel 2022, oltre 11 milioni di rimanenze sono state ricondizionate e utilmente ridistribuite ai punti vendita.
Anche i campioni produttivi sono recuperati attraverso donazioni a enti caritatevoli locali o mediante vendite interne riservate al personale, per un totale di 164.978 pezzi nel 2022.
SPACCATO DEL RIUTILIZZO DELLO SCARTO PRE-CONSUMO 2022
BENEFICIENZA | 164.978 pezzi |
STOCK | 7.023.367 pezzi |
MACERO | 36.443 pezzi |
RICONDIZIONATI | 10.852.548 pezzi |
Totale dell'invenduto | 18.077.336 pezzi |
DARE AGLI ABITI UNA SECONDA OCCASIONE
Inoltre, siamo consapevoli che uno dei modi per minimizzare lo spreco di risorse è offrire al nostro cliente un prodotto durevole e con esso i mezzi per renderlo tale.
Nel sito OVS e-commerce si possono trovare suggerimenti per il consumatore su come prendersi cura del capo di abbigliamento e allungarne la vita; in 7 negozi, tra i principali della rete vendite di OVS, all’interno è presente anche un servizio di sartoria e riparazioneI prodotti con accessori che possono essere soggetti ad usura o rottura, vengono venduti con alcune parti di ricambio per agevolare eventuali riparazioni minori.
Nel 2022 OVS ha avviato un progetto di investimento che prevede la creazione di un polo di innovazione tecnologica in Puglia. Un centro polifunzionale in un'ottica di sostenibilità ed economia circolare, con un impianto di ricondizionamento per allungare la vita dei capi, e un impianto per fare test di riciclo delle fibre.
Inoltre, lo scorso anno OVS per sondare la predisposizione del consumatore verso la pratica di sostenere la longevità dell'abbigliamento e rallentare il consumo del nuovo abbigliamento, ha avviato due iniziative sperimentali:
- un test di una piattaforma di noleggio di abbigliamento per bambini su e-commerce
- l'apertura di alcuni corner vendita abbigliamento usato in selezionati punti vendita OVS a Milano.
Raccolta degli abiti usati
Nel 2022 con il programma “Dona i tuoi abiti usati a Humana” è stata rilanciata l’iniziativa di raccolta di abiti usati, attiva dal 2013. Grazie alla partnership con Humana People to People Italia negli oltre 800 negozi della rete vendita di OVS i clienti possono consegnare capi usati affidandoli all’organizzazione di cooperazione internazionale, evitando così l’accumulo in discarica.
I capi raccolti sono analizzati - presso il centro logistico di Pregnana Milanese di Humana - seguendo rigidi standard. Il 67,5% è destinato al riuso, il 25,5% trasformato in nuove fibre e il 7% utilizzato per produrre nuova energia.
Etichettatura Ambientale per il packaging
In conformità con il decreto legislativo 116/2020, OVS ha adottato l’etichettatura ambientale sulla destinazione di riciclo dell’imballaggio destinato al consumatore finale: sul cartellino di ogni prodotto è stato inserito un QR code che rimanda alla pagina con le indicazioni dettagliate sullo smaltimento dei diversi componenti del packaging.