Produzione Responsabile

Contiamo su migliaia di persone che contano su di noi.

La produzione dei nostri capi - circa 170 milioni nel 2022 - coinvolge migliaia di persone, in diversi paesi del mondo, e offre stabili opportunità d'impiego in paesi dove proprio l’industria tessile è il più grande motore di sviluppo. Ci sentiamo responsabili delle condizioni di lavoro di ogni attore coinvolto nella nostra catena di fornitura per questo applichiamo i più alti standard sui diritti umani e ci impegniamo per il continuo miglioramento delle pratiche e delle tecnologie applicate per contribuire a produrre un impatto positivo sia per le persone che per l’ambiente.

La nostra catena di fornitura si estende in 16 paesi, coinvolge più di 600 fornitori, con cui siamo in contatto costante tramite i nostri uffici di sourcing tramite cui consolidiamo il rapporto. Mediamente lavoriamo con ciascun fornitore per almeno 9 anni consecutivi.

La nostra catena di fornitura coinvolge un totale di oltre 90.000 lavoratori impiegati nella produzione dei nostri capi, più della metà donne. Una proporzione che è molto squilibrata in termini di mansioni: i ruoli di supervisione e direzionali sono ricoperti prevalentemente da uomini.
Le sedi dei nostri fornitori sono visibili sulla piattaforma interattiva Open Supply Hub.

Males Females
Workers 31% 69%
Assistants 68% 32%
Supervisors 82% 18%
Line Chiefs 82% 18%
Support personnel 81% 19%
Cleaning 54% 46%
Administration & Management 73% 27%

Tuttavia, dalla tabella precedente si evince che questa maggioranza si squilibra a favore di alte percentuali maschili nei ruoli di supervisione e di direzione. OVS è convinta che la parità di genere sia una reale necessità all’interno della supply chain e per questo supporta ogni progetto di sostegno all’istruzione e all’empowerment femminile, che possa aprire altre opportunità lavorative rispetto alla situazione presente.
Un ecosistema così complesso richiede alti standard, procedure di misurazione e sistemi di controllo.

CODICE DI CONDOTTA

Collaboriamo solo con realtà che condividono e che applicano pienamente il nostro codice di condotta, considerandolo uno strumento di miglioramento continuo e non un mero catalogo di direttive.

Il nostro Codice di Condotta descrive i valori che ispirano tutte le nostre azioni e riassume le linee guida operative su temi sociali, ambientali e di trasparenza.

IL CODICE DEFINISCE LINEE GUIDA VINCOLANTI IN MATERIA DI PRESTAZIONI AMBIENTALI E SOCIALI PER MIGLIORARE PROGRESSIVAMENTE I LIVELLI DI TRASPARENZA E SOSTENIBILITÀ DI TUTTI I NOSTRI FORNITORI.

Il Codice vincola ogni soggetto a un’assunzione di responsabilità condivisa per generare un circolo virtuoso a livello economico, ambientale e sociale, contribuendo in particolare a migliorare le condizioni di lavoro con ricadute positive sulle comunità locali.

Tutti i fornitori che lavorano con OVS sono tenuti a sottoscrivere il Codice di Condotta.

Ad ogni nostro fornitore viene inviato un documento grafico da appendere nei locali della propria azienda, tradotto in lingua locale, che riepiloga i principali punti del codice di condotta cui attenersi in modo che tutti i lavoratori possano essere consapevoli dei loro diritti. (Vedi link a fondo pagina per il download).

L’effettiva apposizione del documento viene verificata dal nostro personale durante le attività di visita alla fabbrica. Il documento in lingua locale espone l’indirizzo email a favore dei lavoratori per effettuare segnalazioni.

Nel 2020 abbiamo ricevuto una sola segnalazione da un indirizzo generico e che mancava del contenuto minimo per cui sono state richieste ulteriori informazioni, ma non abbiamo ricevuto ulteriore riscontro.
Nel corso del 2021 e del 2022 non sono state ricevute segnalazioni.

SUPPLIERS EVALUATION

Nella valutazione dei nostri fornitori, la sostenibilità ha lo stesso peso dei criteri di valutazione principali (Qualità, Servizio e Costo). In un’ottica di trasparenza e collaborazione, condividiamo apertamente i risultati della valutazione con le fabbriche, per l’identificazione delle aree di miglioramento reciproco. A questo sistema di Vendor Rating, affianchiamo un programma di Audit, articolato su più livelli, per verificare l’effettiva aderenza al Codice di Condotta e misurare le performance ambientali e sociali dei nostri fornitori.

In linea generale OVS non consente il ricorso alla sub-fornitura salvo casi in cui questa venga espressamente autorizzata. Per mantenere il controllo di tale vincolo, OVS a ogni stagione raccoglie da ciascun fornitore una mappatura delle fonti produttive utilizzate sia per i processi di confezionamento, sia per le principali fasi produttive e per le materie prime più rilevanti e invia degli ispettori per la verifica della qualità e dell’avanzamento di produzione.

Dal 2020, ogni nuovo fornitore viene accreditato solo se condivide i propri dati sulla piattaforma online HIGG Index.

AUDIT

Prima dell’avvio della fornitura e poi, in seguito, ogni 12/18 mesi (salvo diverse esigenze di una maggior frequenza), ogni fabbrica viene valutata rispetto alla sua conformità al codice di condotta e alle sue performance ambientali/sociali. I nostri audit (561 nel 2021 - 410 nel 2022 che hanno coperto il 90% del volume produttivo) sono semi-annunciati, concordando una finestra temporale per l’attività di verifica ma senza specificare la data di visita. Dove ritenuto necessario, attiviamo anche audit completamente non annunciati (3 nel 2021) per investigare più efficacemente alcune situazioni di rilievo.
In aggiunta sono state fatte verifiche Higg in un caso non annunciato 32 semi-annunciati e il resto annunciati.
La valutazione integrata del fornitore avviene utilizzando ogni informazione disponibile reperita attraverso certificati emessi da terze parti indipendenti, analizzando le performance disponibili su HIGG e considerando eventuali segnalazioni ricevute da rappresentanze sindacali o da altre associazioni.

Tali informazioni sono integrate attraverso la verifica diretta da parte del nostro personale e/o di auditor esterni. Qualora fossero identificate delle criticità viene concordato un piano di azione con il management della fabbrica per la loro risoluzione. In ogni caso, le criticità rilevate sono condivise con le rappresentanze dei lavoratori per mantenerle informate sull’evoluzione e per recepire eventuali feedback.

Per avere una situazione più rappresentativa delle fabbriche abbiamo deciso nel 2022 di sistematizzare il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori, sia come parte integrante delle interviste condotte in fabbrica, sia nella revisione delle evidenze dei risultati degli audit. Seguendo la priorità dettata dal volume produttivo dei paesi, stiamo sistematizzando la raccolta dati a partire dal Bangladesh, dove a oggi nel 22% dei nostri audit è stato coinvolto un rappresentante dei lavoratori.
Inoltre, con il medesimo scopo abbiamo scelto di intervistare alcuni lavoratori fuori dalle fabbriche, integrando le interviste che già venivano condotte all’interno. Abbiamo dato priorità al Myanmar, dove abbiamo rilevato che il 100% delle interviste sono state condotte al di fuori della fabbrica, coprendo circa l’1% della forza lavoro complessiva di tutti i nostri fornitori. Nel 2023 saranno disponibili maggiori dati anche relativi alle altre aree produttive.

Nella nostra catena di fornitura abbiamo rilevato, attraverso i report di terza parte verificati in Higg, che ci sono 14 di fabbriche in cui risulta che, se pur rispettando i requisiti di legge, i lavoratori hanno pagato una fee.

I MODULI FEM e FSLM

Il punteggio medio aggregato ottenuto dalle verifiche su Higg Facility Environmental Module (FEM) nel 2021 è stato pari a 50% e nel 2022 42%, mentre per quanto riguarda Higg Facility Social and Labour Module (FSLM) è stato pari a 73% e nel 2022 è 60%.

Il punteggio medio aggregato ottenuto dai fornitori Tier 2 su Higg Facility Environmental Module nel 2021 è pari a 60%, nel 2022 è stato 60.8% per il FEM e 42% per l’FSLM.

L’impegno dei fornitori nel monitorare le performance sociali e ambientali rappresenta un contributo fondamentale nel miglioramento della trasparenza di OVS e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità stabiliti dal piano annuale. Per riconoscere il percorso intrapreso e incentivare a un continuo miglioramento, nel 2021 abbiamo inviato ai fornitori che hanno ottenuto i migliori risultati la targa “Best suppliers 2021”. Per il 2021 i fornitori scelti tra quelli del Tier 1 sono stati: Montex Fabrics Limited in Bangladesh, Zhejiang Yige in Cina, Master Textile Mills Limited in Pakistan and KPR Mill Limited in India.

L’analisi del modulo FSLM su Higg ci ha consentito di individuare alcuni rischi specifici in particolare quelli che riguardano le violazioni dei diritti dei lavoratori in base al genere. Grazie a questo strumento di valutazione delle performance, analizzando alcuni indicatori, abbiamo identificato che il 3% delle fonti produttive ha segnalato casi di violazioni legate al genere, in particolare casi di abuso fisico e mancata tutela dei diritti delle lavoratrici nel periodo di maternità.
In aggiunta sono state fatte verifiche Higg in un caso non annunciato 32 semi-annunciati e il resto annunciati.

PURCHASING PRACTICES

OVS adotta pratiche di acquisto responsabili lungo la sua catena di fornitura per ridurre ogni impatto negativo, sociale o economico, sui lavoratori dell’industria, facendo sempre attenzione a concordare con il fornitore condizioni che consentano di operare in sicurezza e coerentemente con le varie esigenze di conformità (ad esempio: evitando modifiche degli ordini in corso di produzione, pagando quanto dovuto nei termini concordati, ecc). Nel 2020 a causa degli effetti della pandemia da Covid-19, sono stati modificati nei termini di pagamento ordini già rilasciati al fornitore pari al 16% della quantità ordinata.
Il 67,7% del volume acquistato viene pagato attraverso Lettera di Credito, aperta contestualmente all’emissione dell’ordine e quindi anticipatamente rispetto alle attività produttive, che consente al fornitore di finanziarsi presso istituzioni bancarie per coprire i costi di acquisto dei materiali. Mediamente il completamento del pagamento al fornitore è avvenuto nel 2020, in 116 giorni.
Stagionalmente analizziamo i principali trend di costo legati a materie prime, trasporti, dazi etc., per tenerne conto nel definire i target cost in modo da garantire sempre una corretta negoziazione. Per tenere conto di queste variazioni delle condizioni di acquisto negli ultimi dodici mesi la percentuale di incremento medio dei prezzi FOB è stata del 7,5%.

OVS ha definito una policy di Acquisto Responsabile, che funge da guida nelle attività di approvvigionamento. (Vedi allegato)

Nel corso dell’ultima survey sul livello di soddisfazione nella relazione commerciale con OVS (considerando termini di pagamento, puntualità nei pagamenti, facilità di comunicazione e corretta pianificazione della produzione) il 93% dei fornitori si dichiara Soddisfatto o Più che soddisfatto.

Il 58% dell’ordinato viene piazzato a fornitori di cui conosciamo la situazione retributiva del personale, riuscendo così a isolare il costo del lavoro che dipende da numerosi fattori legati alla tipologia di prodotto, alle lavorazioni fatte, al tasso di efficienze, e all’innovazione tecnologica degli impianti. Abbiamo scelto di analizzare i livelli retributivi per ciascun ruolo retributivo della fabbrica e di utilizzare questi dati durante la negoziazione open-cost con i fornitori. Questo ci consente di identificare possibili discrepanze tra il costo del lavoro dichiarato e le condizioni salariali dei lavoratori. Durante l’attività periodica di audit questi dati salariali sono oggetto di revisione da parte dei nostri verificatori.

CONDIZIONI SALARIALI

OVS è consapevole che ha una responsabilità nella fase di acquisto dei suoi prodotti pur non pagando direttamente i suoi fornitori, per questo motivo analizza puntualmente le condizioni salariali nella propria supply chain.

Dalle nostre analisi risulta che i dati relativi ai salari dei lavoratori nella nostra supply chain coprono il 67% del volume produttivo e risulta che:

  • il 79% dei lavoratori è pagato mediante trasferimento bancario
  • nessun lavoratore è pagato al di sotto dei minimi salariali di Legge
  • il 70% dei lavoratori è retribuito con un salario superiore mediamente del 33% rispetto al minimo garantito per Legge.

Tuttavia in alcuni Paesi esiste un divario tra un salario dignitoso (c.d. Living wage) e un salario minimo legale.
Il living wage, o salario vivibile, è un salario di sussistenza sufficiente a permettere a un lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita dignitoso ed è un diritto umano riconosciuto dalle Nazioni Unite. Il salario vivibile è guadagnato in una settimana lavorativa standard di 48 ore e copre le spese necessarie di cibo, alloggio, istruzione, spese sanitarie, trasporto e eventualmente piccolo risparmio, per eventi imprevisti.

Ci impegniamo a promuovere un lavoro dignitoso e a far sì che venga riconosciuta ai lavoratori una paga equa che possa sostenere le reali necessità di vita, ovunque nel mondo. Analizziamo periodicamente le retribuzioni pagate dai nostri fornitori integrando tali informazioni nei nostri sistemi di sviluppo prodotto (PLM) e con attività di verifica in loco. I livelli retributivi per ciascun ruolo organizzativo sono confrontati con benchmark di riferimento, come quello di Global Living Wage Coalition, identificando eventuali opportunità di miglioramento. Inoltre, durante la contrattazione con nuovi fornitori, OVS analizza l’incidenza del costo del lavoro sul costo complessivo del prodotto per assicurarsi che non ci siano criticità di salario in fase di avvio di nuove partnership produttive.

Nel 2021 abbiamo condotto un’analisi dei salari su oltre 430 fabbriche, che complessivamente impiegano una forza lavoro di 415.000 persone, tenendo in considerazione le retribuzioni medie per categoria professionale, confrontate con il living wage di riferimento di Global Living Wage Coalition.
È emerso che nonostante la diffusa conformità ai minimum wage nazionali, il salario del 40% dei lavoratori coinvolti nella catena di fornitura è inferiore alla soglia del living wage. Percepisce una retribuzione in linea o superiore al living wage circa il 98% dei lavoratori in China, il 99% in Pakistan, il 65% in India.
La differenza più significativa, però, si verifica in Bangladesh dove solo il 13% dei lavoratori percepisce un salario in linea con il living wage, mentre il restante 87% ha un salario, che se pur superiore al minimum wage, è comunque inferiore al living wage di circa il 40% in media.

Inoltre, abbiamo parzialmente nella nostra catena di fornitura, il numero dei lavoratori pagati a pezzo lavorato, riportiamo i dati in percentuale:

  • India del Nord: 6% lavoratori
  • India del Sud:12% lavoratori
  • Bangladesh: 1,7%

Dalle nostre analisi, non abbiamo evidenza che tali categorie di lavoratori vengano pagate al di sotto del minimum wage.

Nonostante la situazione non sia ancora ottimale, assistiamo da tempo a un progressivo incremento delle retribuzioni e ad un rapido miglioramento delle condizioni di lavoro nei paesi produttivi, grazie allo sviluppo di un’industria tessile sempre più responsabile e capace di coinvolgere i propri fornitori in programmi di evoluzione. L’incremento annuo delle retribuzioni medie registrato dal 2019 è del 13% in Bangladesh, del 34% in India e del 31% in Pakistan.
I numeri riportati sopra rappresentano una sfida che le imprese come OVS sono ben felici di cogliere, consapevoli che grazie al proprio approccio responsabile al business si sono potuti ottenere importanti impatti positivi sul territorio e sul tessuto sociale, anche grazie al consolidamento dei rapporti commerciali con i fornitori più attenti alle performance sociali.

Purtroppo ogni buyer può incidere solo in modo indiretto sui livelli retributivi, poiché essi dipendono principalmente dalle scelte dei governi locali, dalla produttività del lavoro manuale e da dinamiche del mercato occupazionale.
Tuttavia, oltre alle motivazioni di politica economica nei vari paesi produttivi, una delle cause del salario al di sotto dei bisogni base, è la scarsa diffusione di contratti collettivi dovuta ad una ridotta rappresentanza dei lavoratori nella contrattazione del salario. Di conseguenza riteniamo che questi meccanismi possano essere dei fattori abilitanti di un progressivo adeguamento al living wage.

RAPPRESENTANZE SINDACALI, RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI E CONTRATTI COLLETTIVI

Sulla base dei dati analizzati abbiamo stimato che il 18,5% dei fornitori - corrispondente al 20% del volume produttivo - ha all’interno della fabbrica forme di rappresentanza dei lavoratori, democraticamente elette, di cui il 5% sono trade unions.
Il 7% dei lavoratori dell’intera supply chain di OVS è coperto da contratti collettivi di lavoro, che in alcuni casi - 9 in India, 10 in Cina e 1 in Bangladesh - negoziano salari più alti rispetto al minimum wage per legge.

Abbiamo riscontrato violazioni della libertà associativa dei lavoratori, escludendo la Cina, nell’1,6 % dei nostri fornitori - che rappresenta il 4% del volume produttivo - principalmente legate al funzionamento dei bipartite committees.

Sebbene i lavoratori in Cina abbiano il diritto di formare o aderire a un sindacato, tale diritto è limitato perché tutti i sindacati, secondo la legge sindacale cinese, devono essere affiliati alla All-China Federation of Trade Unions (ACFTU).

La lista aggiornata al 2022 delle trade unions presenti all’interno di alcune fabbriche è integrata nell’elenco del Tier 1 (vedi ELENCO FORNITORI TIER 1 in fondo alla pagina).

A fronte di questa situazione, ci poniamo i seguenti obiettivi a medio-lungo termine:

  • entro il 2025, il 50% del volume produttivo coperto da fornitori che abbiano organismi di rappresentanza dei lavoratori, democraticamente eletti, dando così la possibilità ai lavoratori di allineare la propria retribuzione a un livello salariale coerente con l’effettivo costo della vita;
  • entro il 2030, il 100% del volume produttivo coperto da fornitori che abbiano una forma di rappresentanza dei lavoratori.

Ad oggi il 39% dei fornitori con cui lavoriamo ha uno strumento di risoluzione dei problemi o dissidi interni alla fabbrica e per tale ragione ci poniamo l’obiettivo di favorire l’estensione di questi sistemi al 50% dei fornitori entro il 2025, per arrivare al 100% nel 2030.

Grazie a queste azioni, le condizioni retributive dei lavoratori potranno migliorare progressivamente nel tempo e ci poniamo l’obiettivo che tutti i lavoratori della nostra catena di fornitura ricevano una retribuzione allineata con il living wage entro il 2040.

Per il raggiungimento di questi obiettivi OVS ha identificato le principali leve sia per il proprio ambito di competenza, sia per quanto riguarda il fornitore.

Influenza di OVS su i fornitori Area di intervento di OVS
  • ➔ adeguamento salari all’inflazione
  • ➔ implementazione politiche di equal pay
  • ➔ sistema di rewarding delle performance dei lavoratori anche sulla base dell’esperienza.
  • ➔ suggerire e supportare i fornitori per poter fornire ai lavoratori, nell’arco della giornata lavorativa, tempo e spazi per l’ attività sindacali.
  • ➔ lavorare sul miglioramento delle Purchasing Practice nel sistema di acquisto: relazioni di lungo termine con i fornitori strategici (che rappresentano almeno 80% della produzione di OVS); solidi impegni di volume di ordini e con una buona programmazione da passare alla fabbrica)
  • ➔ training ai fornitori per favorire il dialogo con trade unions
  • ➔ promozione della libertà di associazione e del diritto alla contrattazione collettiva, preferendo nelle scelte di acquisto quei fornitori che favoriscono la rappresentanza dei lavoratori, e in assenza, in cui ci sia un grievance systems valido per segnalare le violazioni derivanti dall’assenza di libero associazionismo.

DIRITTI UMANI E SUPPLY CHAIN

Verso un living wage in bangladesh

OVS realizza milioni di prodotti attraverso la sua catena di fornitura globale, fornendo a migliaia di persone posti di lavoro che garantiscono occupazione stabile in paesi in cui l’industria tessile rappresenta un significativo motore di sviluppo. Ci impegniamo a sostenere i più elevati standard in termini di diritti umani e condizioni di lavoro. Collaboriamo con i nostri fornitori per migliorare continuamente le loro pratiche e l'innovazione tecnologica, contribuendo così ad un impatto positivo nei paesi in cui operiamo.

I nostri fornitori in Bangladesh sono partner preziosi, condividono con noi un rapporto forte e duraturo da oltre vent'anni e si allineano al nostro impegno firmando il nostro Codice di Condotta.

OVS ha contribuito a diverse iniziative con un impatto importante sui diritti dei lavoratori. OVS è stato firmatario dell'Accord on Fire and Building safety fin dall'inizio e ha recentemente aderito al programma pilota EIS gestito dall'ILO per istituire un sistema di assicurazione contro gli infortuni. Infine, insieme alla Circular Fashion Partnership, anche OVS contribuisce allo sviluppo di un sistema di economia circolare.

Il salario dignitoso non è regolamentato in molti paesi e che crediamo che i salari minimi nazionali in Bangladesh devono essere migliorati per allinearsi al salario dignitoso.

Il diritto a un salario dignitoso è un diritto fondamentale per i lavoratori. Non abbiamo il diritto di definire il livello del salario dignitoso, ma ci impegniamo a sostenere qualsiasi iniziativa volta a garantire progressivamente questo diritto a tutti i lavoratori, stabilito attraverso un processo di negoziazione con tutte le parti coinvolte.

Le nostre relazioni commerciali in Bangladesh si sono dimostrate vincenti nel corso degli anni e attraverso la continua evoluzione sociale ed economica. Le nostre pratiche di acquisto e la documentazione contrattuale richiedono che tutti i prezzi includano tutti i costi necessari per mantenere una condotta aziendale responsabile. Non vediamo alcun motivo per modificare le scelte di approvigionamento a meno che non si verifichino interruzioni impreviste che ci impediscano di mantenere questo approccio.

Consentire un’effettiva libertà di associazione e contrattazione collettiva è essenziale per ottenere uno stipendio che si allinei progressivamente al costo della vita.
Condanniamo pertanto fermamente qualsiasi potenziale repressione o molestia nei confronti dei rappresentanti sindacali, poiché svolgono un ruolo fondamentale nel perseguire il suddetto obiettivo di garantire un salario dignitoso a tutti i lavoratori.

Lavoro forzato in Xinjiang

OVS ha aderito alla campagna lanciata da Clean Clothes Campaign End Uyghur forced labour con l’obiettivo di fermare il lavoro forzato e altre forme di abuso contro le persone di etnia Uigura provenienti dalla regione Xinjiang in Cina.

Il programma prevede la sospensione di tutte le attività nella regione dello Xinjiang con l’obiettivo di sensibilizzare e richiedere al governo cinese e alle aziende cinesi interessate l’attuazione di cambiamenti significativi relativamente alla protezione dei Diritti Umani e la definitiva interruzione dei lavori forzati.

Sono stati identificati 4 eventuali casi che possono attivare le procedure di uscita da parte di OVS che cessa il contratto di fornitura:

  • il fornitore è situato nella regione dello Xinjiang;
  • il fornitore ha filiali nella regione dello Xinjiang;
  • il fornitore, situato al di fuori dalla regione dello Xinjiang, impiega lavoratori di etnia uigura nell’ambito di programmi di “esportazione” di manodopera . La cessazione del contratto in questo caso avviene a seguito di una due diligence;
  • il fornitore, situato al di fuori della regione dello Xinjiang, utilizza per la produzione materiali provenienti dalla regione dello Xinjiang.

Crisi politica in Myanmar

A seguito del colpo di stato in Myanmar all'inizio del 2021, OVS ha deciso di non interrompere le operazioni nel paese perché il ritiro della produzione avrebbe causato un ulteriore impatto negativo sui lavoratori.
La situazione di crisi politica ha complicato il processo di due diligence, ma OVS ha continuato i processi di monitoraggio delle performance sociali attraverso Higg e altri rapporti di audit di terze parti e audit interni.

Per quanto riguarda la produzione della collezione autunno-inverno 2023, OVS ha deciso di mantenere la produzione in Myanmar. Questa posizione sarà rivista prima di iniziare la produzione primavera-estate 2024 in caso di evidenza di violazioni insopportabili che non possono essere sanate a causa di un contesto locale deteriorato. In tal caso OVS metterà immediatamente in atto un piano di uscita responsabile.

Al fine di adattare correttamente il processo di due diligence al contesto del paese, OVS si impegna a lavorare con i suoi partner di produzione a lungo termine per:

  • facilitare un dialogo diretto e fluido tra datori di lavoro e lavoratori;
  • aumentare la frequenza della valutazione con un audit di parte terza ogni sei mesi;
  • stabilire interviste a lavoratori selezionati in modo casuale in loco e all'esterno della struttura;
  • collaborare con la direzione delle fabbriche per implementare un meccanismo di reclamo attraverso un'app mobile da installare sugli smartphone dei lavoratori per consentire una conversazione diretta e anonima con la direzione delle fabbriche;
  • monitorare in tempo reale i dati sui possibili rischi sociali, attraverso la piattaforma mobile.

Grazie all’approccio adottato abbiamo registrato segnali di miglioramento. Uno su tutti è il caso di un fornitore per cui abbiamo supportato l’attività di audit, nonostante avessimo interrotto gli ordini. Il piano di rimedio ha portato a diversi risultati, confermati da alcune organizzazioni della società civile, tra cui:

  • integrazione di policy anti-discriminazione e anti-violenza con relativi piani di formazione per i manager e i dipendenti;
  • integrazione di un sistema anonimo per la segnalazione di violazioni;
  • riorganizzazione del team per distribuire più correttamente i carichi di lavoro.

Il caso di un fornitore in Bangladesh - Gestione del personale e delle retribuzioni
A seguito di un processo di verifica abbiamo identificato in uno dei nostri fornitori in Bangladesh un grave problema nella gestione dei pagamenti degli stipendi, non correttamente tracciati, perché nella struttura mancava un sistema di gestione delle retribuzione e personale formato e dedicato a tale attività.
Abbiamo dunque attivato un consulente per un’analisi di maggior dettaglio e abbiamo concordato con il proprietario della fabbrica l’implementazione di un sistema di gestione del personale.

L’intervento si è articolato come segue:

Risultato della verifica:

  • non esiste un sistema di controllo e verifica dei pagamenti degli stipendi.

Cause:

  • manca un team preposto alla gestione del personale e delle retribuzioni.

Azioni di rimedio:

  • assumere una persona competente dedicata alla fabbrica per occuparsi della conformità;
  • organizzare una sessione di sensibilizzazione del top management sui diritti fondamentali e sui benefici dei lavoratori.

Risultati

  • La fabbrica ha ora una persona competente responsabile del sistema di gestione delle persone;
  • è aumentato il livello di consapevolezza sui diritti fondamentali e sui benefici per i lavoratori.
  • tutti i lavoratori ricevono lo stipendio attraverso sistemi di pagamento tracciabili.

RISCHI AMBIENTALI NELLA SUPPLY CHAIN

Il caso di un fornitore in Bangladesh - Il monitoraggio delle acque reflue
Nel corso delle abituali verifiche di conformità dei fornitori, abbiamo rilevato l’assenza di un sistema di monitoraggio delle acque reflue.
L’intervento si è articolato come segue:

Esiti della valutazione:

  • la struttura non ha lo strumento di monitoraggio delle acque reflue.

Causa

  • la struttura non ha una persona dedicata all’attività di monitoraggio e non organizza la formazione per il personale.

Azioni di rimedio:

  • la struttura deve condurre una valutazione e organizzare la formazione richiesta del personale responsabile in base alle lacune identificate;
  • la fabbrica deve implementare il sistema di monitoraggio delle acque reflue.

Risultati:

  • implementazione del sistema di monitoraggio delle acque reflue ora correttamente funzionante controllato da una persona adeguatamente formata.

INDUSTRY COLLABORATION

Contribuire ad un cambiamento profondo del settore, significa ragionare in una logica di squadra con i player di mercato, promuovendo progetti di sviluppo che coinvolgano l’intera industria del fashion.
In quest’ottica abbiamo aderito, primi in Italia, alla Sustainable Apparel Coalition.

Scopri di più

La Sustainable Apparel Coalition è la più avanzata alleanza di aziende di abbigliamento, calzatura e arredo casa nata con l’obiettivo di assicurare una produzione sostenibile.

Collaboriamo con la Sustainable Apparel Coalition per creare strumenti di misura delle performance ambientali e sociali nella supply chain e innalzare gli standard di trasparenza a beneficio di tutti gli stakeholders.

Dal 2017, OVS ha adottato HIGG Facility Tools, la piattaforma digitale di strumenti di valutazione nell’ambito dell’industria dell’abbigliamento e calzature, sviluppato da SAC, allo scopo di favorire la condivisione delle informazioni con altre aziende della Supply Chain.

Attraverso i questionari online di HiGG Facility Tools FEM (Facility Environmental Module) e FSLM (Facility Social Labour Module), misuriamo le prestazioni sociali e ambientali delle strutture dei nostri fornitori per poter migliorare gli impatti generati durante la produzione.

In coerenza e continuità con i nostri principi, il codice Etico di Gruppo e gli obiettivi di sviluppo sostenibile globale cerchiamo di costruire una catena di fornitura affidabile, rispettosa dei principi basilari di dignità, salute e sicurezza dei lavoratori dei paesi in cui siamo presenti, primo tra tutti il Bangladesh, principale sede produttiva di OVS.

Oltre a quanto normalmente facciamo con ogni nostro fornitore, per garantire le necessarie condizioni di sicurezza ai lavoratori in Bangaldesh, siamo uno dei sottoscrittori di ’Accord on fire and building safety in Bangladesh.

Scopri di più

Accord è un accordo legalmente vincolante tra i marchi, le aziende produttrici e le principali sigle sindacali locali, stabilito per collaborare in una direzione di maggior salute e sicurezza nell’industria dell’abbigliamento in bangladesh, contribuendo a garantire un ambiente di lavoro sensibile alla prevenzione dei rischi sul lavoro.

https://bangladeshaccord.org/

Nel corso del 2021 abbiamo implementato nuovi sistemi di tracciabilità per la nostra supply chain che ci consentono un'analisi più dettagliata dei nostri fornitori.
Il processo di migrazione verso la nuova piattaforma è ancora in corso e, pertanto, i dati sono in fase di aggiornamento. Le informazioni mancanti saranno riportate con aggiornamenti mensili sulla base dei dati via via raccolti e confermati.
Inoltre, sono presenti alcune differenze rispetto alle liste pubblicate in passato a causa di una miglior classificazione delle fonti produttive nei diversi livelli di fornitura.

Le liste dei fornitori qui disponibili sono relative a quelli che hanno lavorato per le collezioni autunno-inverno 2022 e primavera-estate 2023.

Altre iniziative
#Wecare overview

Siamo consapevoli del ruolo che possiamo avere nel prenderci cura di un futuro più sostenibile.

Rispetto per gli animali

Il rispetto per noi è sempre di moda, anche per gli animali.

Cotone sostenibile

Un’industria del cotone veramente naturale per coltivatori e ambiente è possibile.

Comunità

Promuoviamo progetti che creano valore condiviso nelle comunità.

Negozi sostenibili

Il punto vendita è la nostra vetrina su un mondo migliore, fatto di rispetto ambientale e attenzione alla persona.

Persone OVS

Ci sentiamo tutti coinvolti perché lo siamo davvero.

Approccio circolare

Il valore aggiunto di un prodotto oltre il proprio ciclo di vita.

Risorse naturali

Risparmiare risorse significa per noi produrre valore.

Prodotti di valore

La nostra più grande ispirazione è la qualità, anche della vita che vivremo.

Bilancio sostenibilità

Con il Bilancio di Sostenibilità OVS Spa avvia un percorso di condivisione importante.